Iraq
Alle radici della civiltà: un viaggio tra Mesopotamia e Kurdistan iracheno
Date
Durata
Guida
Partecipanti
In pillole
INTRODUZIONE
Visitare l’Iraq è come intraprendere un cammino a ritroso nel tempo, fino alle origini stesse della storia umana. In questa terra attraversata dai fiumi Tigri ed Eufrate, prese forma il cuore pulsante dell’antichità, dove nacquero e fiorirono alcune delle più straordinarie civiltà che l’uomo abbia mai conosciuto: i Sumeri, gli Assiri ed i Babilonesi. Le rovine di Babilonia e Ctesifonte, mescolate a siti quali Uruk, dove fu inventata la scrittura, e lo ziggurat di Ur testimoniano un passato straordinario e un patrimonio millenario che spazia dalle paludi mesopotamiche, gli sterminati specchi d’acqua dimora ancestrale degli “arabi delle paludi”, custodi di uno stile di vita ancora arcaico, fino alle origini spirituali dell’umanità. Il viaggio prosegue verso il nord del Paese, partendo dal sito di Hatra e dalle rovine di Mosul, per poi entrare nel Kurdistan iracheno con una tappa a Lalish, centro spirituale dello Yazidismo. Questa grande avventura si conclude a Erbil, capitale del Kurdistan, non prima però di una tappa a Sulaymaniyya, dove, oltre a esplorare la città, sta organizzando una visita al Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Emergency. Dal 2021, con l’apertura ufficiale al turismo seguita alla storica visita di Papa Francesco, l’Iraq sta lentamente risorgendo cercando di lasciarsi alle spalle le ferite di guerre e dittature, ritrovando il sorriso nella gente e nella quotidianità un senso di speranza verso un futuro più sereno. Esplorare l’Iraq oggi significa da un lato conoscere un mosaico unico di storia, cultura, incontri e scoperte mentre dall’altro assistere alla ricostruzione di un’identità profonda, capace di unire passato e presente in un racconto che merita di essere ascoltato.
Accompagna il viaggio Elisa Rongoni, che ha già visitato il paese, con l’ausilio di una guida locale parlante inglese. Previsto un massimo di 12 viaggiatori.
PUNTI DI FORZA
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Baghdad
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Paludi Mesopotamiche
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Bassora e Nassiriyah
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Lalish |
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Ziggurath di Ur e di Aqarquf
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Uruk
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Cimitero di Najaf
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Samarra, Abu Dalaf e Hatra
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Santuari di Karbala
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Ctesifonte
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Erbil e Sulaymaniyya
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Le rovine di Mosul
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Antica Babilonia
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Sorrisi della gente
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Itinerario
1°g. Mercoledì 15 aprile, partenza per Bassora: Per conoscere la migliore opzione di volo dal vostro aeroporto di partenza, vi invitiamo a contattare Piste Nomadi.
2°g. 16/4 Bassora: Arrivo a Bassora nelle prime ore del mattino dove è in attesa dei partecipanti la guida locale; trasferimento presso l’hotel Atlas o similare. Bassora, seconda città del paese per popolazione e fondamentale snodo portuale nel sud dell’Iraq, fu costruita nei pressi della confluenza tra il Tigri e l’Eufrate e durante la dinastia Abbaside fu uno dei porti più importanti dell’epoca ma dopo l’invasione mongola perse gran parte del suo prestigio e splendore. Dopo un poco di relax, ha inizio l’esplorazione della città, con la prima tappa al Museo cittadino, attualmente il secondo più grande museo iracheno, dopo quello nazionale di Baghdad e ospitato in un edificio che un tempo fu uno dei palazzi di Saddam Hussein. Al suo interno sono conservati statue, sigilli cilindrici, tavolette e gioielli risalenti alle epoche sumerica, assira e babilonese. Terminata la visita si prosegue nella città vecchia, dove si passeggia tra mercati e le antiche case di Shanasheel, affacciate sul canale e risalenti all’epoca ottomana. Ci si concede poi una breve sosta nella suggestiva Alhassun Tea House, ricca di memorabilia e oggetti provenienti da ogni angolo del mondo; lasciata la parte più antica della città, il percorso prosegue verso l’imponente stadio internazionale “The Palm”, inaugurato nel 2013, che ospita le partite casalinghe della nazionale irachena. Si conclude la giornata con una piacevole passeggiata lungo la Corniche, il tratto pedonale che si affaccia sullo Shatt-al-Arab, il fiume che si forma dalla confluenza del Tigri e dell’Eufrate pochi chilometri a nord di Bassora e che poi sfocia nel Golfo Persico.
3°g. 17/4 Bassora – Chibayish – Nassiriyah: Si lascia la città prendendo la strada verso nord per giungere in circa un’ora di auto, 72 km, nella piccola cittadina di Al-Qurna, luogo simbolico e ricco di significato in cui i fiumi Tigri ed Eufrate si uniscono formando lo Shatt al-Arab. Qui si trova il leggendario albero di Adamo, che secondo la tradizione locale è legato alla narrazione biblica della creazione. Dopo la breve sosta si continua verso ovest ed in circa un’ora di auto, 50 km, si giunge a Chibayish, una piccola città sulle rive dell’Eufrate, incastonata tra due delle grandi paludi mesopotamiche che custodisce un mondo sospeso nel tempo. A bordo di imbarcazioni tradizionali si esplora questo ambiente unico, dove l’uomo convive da millenni con acqua, fauna e natura. Gli abitanti, ancora legati a uno stile di vita ancestrale, vivono di pesca, allevamento di bufali e intreccio di fibre vegetali. Durante il regime di Saddam, le paludi furono prosciugate, causando disastri ambientali e sociali. Dopo il 2003, grazie alla determinazione della popolazione locale, l’acqua è tornata e con essa la vita. Oggi, alcune famiglie sono rientrate, riportando in vita antiche tradizioni. La visita che dura fino al tramonto prevede un pranzo tipico con una famiglia locale, la scoperta delle capanne tradizionali e una navigazione tra pescatori, bufali e villaggi, immersi in un’ospitalità autentica. Riprese le auto si prosegue in direzione ovest per Nassiriyah, che da qui dista circa 93 km, un’ora e un quarto di strada. Giunti in città ci si accomoda presso il Sumerion Hotel o similare.
4°g. 18/4 Nassiriyah – Ur – Uruk – Najaf: La giornata ha inizio con la visita dell’antico sito di Ur, noto come la città natale di Abramo, situato circa 20 km fuori dalla città. Qui sorge uno degli ziggurat sumeri meglio conservati. Questi edifici a gradoni della Mesopotamia, erano considerati punti di contatto tra cielo e terra rappresentando quindi il punto di comunicazione tra il mondo terreno e quello divino. Completata la visita si parte in direzione nord-ovest per raggiungere in circa due ore e mezza di auto, 103 km, il sito di Uruk. I resti di questa città, tra le più antiche della storia umana, risalgono al 4000 a.C.; fondata dai Sumeri e poi parte del regno babilonese, fu proprio qui che, intorno al 3300 a.C., nacque la scrittura. Lasciate le rovine, con un percorso di circa 180 km, tre ore di auto, si giunge infine a Najaf, importante centro di pellegrinaggio considerato tra i più importanti per l’Islam sciita. La visita ha inizio con un tragitto in auto attraverso l’immenso cimitero di Wadi al-Salam, il più grande del mondo islamico e uno dei più vasti al mondo. Da un edificio adiacente, si può salire fino al tetto per abbracciare con lo sguardo l’immensità senza fine del cimitero: un mare silenzioso di tombe che si estende all’orizzonte. Qui riposano profeti e grandi figure dell’Islam, e secondo la tradizione, più di sei milioni di anime vi hanno trovato dimora nel corso dei secoli, trasformando questo luogo in un eterno giardino della memoria. A breve distanza sorge il santuario dell’Imam Alì, cugino del profeta Maometto, costruito nel 1632 e riconoscibile per la sua magnifica cupola dorata. Prima della sepoltura, le salme vengono trasportate gratuitamente nel mausoleo per un ultimo omaggio alla tomba di Alì, durante il quale i parenti maschi compiono rituali commemorativi. Si pernotta presso il Barada Hotel o similare.
5°g. 19/4 Najaf – Babilonia – Karbala: Si lascia Najaf in direzione nord per giungere in circa 1 ora e mezza di auto, 67 km, a Borsippa, sito archeologico di grande importanza. Citata nei testi cuneiformi, fin dalla fine del III millennio a.C., dipendeva dalla vicina Babilonia. Fiorì al tempo del celebre Hammurabi (XVIII secolo a.C.) per poi raggiungere il massimo splendore al tempo di Nabucodonosor II (604-562 a.C.). Visitando il sito, sarà possibile ammirare i resti dell’enorme ziggurat dedicata al dio Nabu, dio della scrittura e della saggezza, che in passato è stata spesso scambiato (erroneamente) per quello di Babilonia. Si prosegue da qui in direzione nord per giungere in circa un’ora di auto, 28 km, a Babilonia. La visita al sito archeologico di Babilonia inizia a piedi, passando attraverso una replica della Porta di Ishtar, costruita utilizzando reperti provenienti dagli scavi del 1930 e ispirata all’originale conservata a Berlino. Oggi Patrimonio dell’Umanità UNESCO, Babilonia fu restaurata durante il regime di Saddam Hussein, che vi inserì mattoni con iscrizioni autocelebrative, mescolandoli disordinatamente alle antiche epigrafi. Antica capitale mesopotamica, fu durante il governo di Nabucodonosor II che Babilonia toccò il culmine della sua grandezza, diventando un centro politico, artistico e scientifico di riferimento per tutto il Medio Oriente antico, in particolare nei campi della matematica e dell’astronomia. A fare da cornice al sito si erge ancora il palazzo costruito da Saddam come simbolo del proprio potere. Oggi, nonostante sia spogliato e danneggiato, l’edificio è ancora accessibile e conserva sui muri testimonianze lasciate dai soldati americani, che lo utilizzarono come base, tra scritte contro il regime e messaggi di carattere personale. Dopo la visita al palazzo, si parte in direzione ovest per raggiungere Karbala, distante circa 58 km, con un tragitto di un’ora e mezza. Il pernottamento è previsto presso il Coral Karbala Hotel o struttura equivalente, situata a breve distanza dai due celebri santuari di Hussein e Abbas, meta di pellegrinaggio per fedeli provenienti da tutto il mondo. La moschea di Hussein, aperta ai visitatori, colpisce per l’intensa atmosfera spirituale e per gli interni riccamente decorati con specchi e giochi di luce. Entrambi i santuari custodiscono i sepolcri dei due martiri, nipoti del profeta Maometto, attorniati da fedeli raccolti in preghiera. Karbala è uno dei luoghi più sacri per lo sciismo: è qui che Hussein venne ucciso, evento che segnò la storica divisione tra sunniti e sciiti. Visitare l’area sacra di sera, quando i santuari sono illuminati, regala un’esperienza particolarmente suggestiva. Si chiude la giornata con una cena in un ristorante tipico della zona.
6°g. 20/4 Karbala – Baghdad: Sveglia di buon mattino per prendere la strada in direzione nord-est che in circa due ore di auto, 117 km, porta a Taq-i-Kasra, l’antica Ctesifonte, un tempo capitale invernale dell’Impero Partico e successivamente Sasanide. Il sito è noto per l’impressionante arco monumentale, alto circa 40 metri, parte di un antico palazzo realizzato con mattoni di fango essiccati. Riprese le auto si prosegue verso nord ovest per entrare nella città di Baghdad, dando inizio alla scoperta della capitale irachena partendo dalla visita al Museo Nazionale Iracheno, ricco di manufatti antichi di rilevanza storica incalcolabile, provenienti dalle grandi civiltà della Mesopotamia – dai Sumeri ai Babilonesi e agli Assiri – fino all’epoca islamica. Terminata la visita, si prosegue con una breve passeggiata in Piazza Tahrir, uno dei principali luoghi di ritrovo della città, divenuto simbolo delle proteste giovanili del 2019 contro la corruzione governativa. La giornata si conclude con la cena in un ristorante locale e il pernottamento presso l’hotel Bilitom o struttura di categoria equivalente.
7°g. 21/4 Baghdad: La giornata odierna è interamente dedicata alla visita della città. Si inizia dalla zona nord-occidentale della periferia di Baghdad, dove si trova lo ziggurat di Aqarquf, una maestosa struttura alta 52 metri. Lo ziggurat, edificato nel XIV secolo a.C., è stato realizzato utilizzando mattoni crudi; la base è stata oggetto di parziali interventi di ricostruzione durante il regime di Saddam Hussein. Completata la visita, si prosegue verso il cuore più antico della città, iniziando con una passeggiata su Al-Rasheed Street, tra bancarelle e venditori ambulanti, per immergersi nell’atmosfera autentica della vita quotidiana locale. Successivamente si arriva a piedi all’antica università di Al-Mustansiriyah, fondata nel 1227 dal califfo al-Mustansir e situata sulla riva sinistra del Tigri, celebre nel mondo islamico per i suoi studi di astronomia e teologia. Completata la visita, ci si concede una sosta alla storica casa da tè Shahbandar, punto d’incontro tradizionale dove la gente del posto si ritrova per chiacchierare e rilassarsi. Un luogo autentico, che offre l’opportunità di condividere momenti con la popolazione del luogo, sempre accogliente e lieta di incontrare viaggiatori. L’itinerario prosegue su Al-Mutanabi Street, celebre per le sue bancarelle colme di libri di ogni genere, testimonianza del profondo legame culturale di Baghdad con la conoscenza, risalente all’epoca della grande biblioteca della Casa della Sapienza, distrutta durante l’invasione mongola. Infine si raggiunge il palazzo degli Abbassidi, situato sulle rive del Tigri, testimonianza della dinastia che trasformò Baghdad in un fulcro culturale e commerciale lungo le Vie della Seta. La giornata si conclude con la visita al Monumento dei Martiri, una maestosa costruzione a forma di cupola color turchese, suddivisa in due parti simmetriche, realizzata per volontà di Saddam Hussein in onore dei caduti della guerra tra Iran e Iraq (1980-1988). Alla base del monumento sono riportati i nomi dei soldati caduti nel conflitto, ai quali si sono poi aggiunti quelli delle vittime del regime. Con il tempo, questo luogo è divenuto un emblema della memoria collettiva per tutte le persone perseguitate e uccise sotto la dittatura. Al rientro in centro città, si gode di una piacevole camminata notturna lungo il fiume Tigri, nella zona chiamata ‘la cornice’, dove l’atmosfera serale e la vivace presenza della gente del posto regalano un’esperienza autentica, prima di concludere la giornata con la cena in un ristorante locale.
8°g. 22/4 Baghdad – Samarra – Abu Dalaf – Hatra – Mosul: Dalla capitale si imbocca la strada settentrionale e dopo circa due ore di viaggio (127 km), si raggiunge Samarra, storica sede del califfato abbaside. La città è rinomata per il suo maestoso minareto a spirale, che raggiunge un’altezza di 52 metri. In origine, era collegato alla moschea situata di fronte attraverso un ponte; quest’ultima, al tempo della sua realizzazione, era la più imponente del mondo islamico e poteva contenere decine di migliaia di fedeli. Attualmente il sito è sottoposto a lavori di restauro, e non è possibile garantire in anticipo la possibilità di salire sul minareto. Poco più avanti si trova un secondo minareto, anch’esso a spirale ma di dimensioni leggermente inferiori, collocato tra i resti evocativi della moschea di Abu Dalaf. Qui, chi lo desidera può tentare la salita, prestando però molta attenzione: la rampa a spirale si fa sempre più stretta man mano che si sale verso la sommità. Proseguendo verso nord, si costeggia Hoja, il villaggio natale di Saddam Hussein (attualmente disabitato e inaccessibile), fino a giungere a Tikrit, tristemente nota per i massacri perpetrati dall’ISIS nel 2014. Si giunge infine a Hatra, imponente sito archeologico completamente visitabile, antica città fondata dalla dinastia seleucide divenuta celebre durante il regno dei Parti. Sfortunatamente però, nel 2014, l’ISIS ne occupò l’area, trasformandola in poligono di tiro e sfondo per video di propaganda, distruggendo molte statue non ancora trasferite al Museo di Baghdad. Attualmente, Hatra è riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO ed è considerata uno dei siti più suggestivi del pianeta, con templi dalle diverse architetture e dimensioni straordinarie; anche una squadra di archeologi italiani ha contribuito al suo restauro e alla conservazione. Lasciato il sito si prosegue in direzione nord per circa 2 ore e mezza di auto, 167 km, fino a raggiungere Mosul, dove di pernotta presso l’hotel Bashtabia o similare.
9°g. 23/4 Mosul – Lalish – Erbil: La giornata inizia con la visita a Mosul, città dell’Iraq settentrionale divisa dal Tigri e segnata dall’occupazione dell’Isis tra il 2014 e il 2017. Nei vicoli della città vecchia, un tempo animati da bambini e donne dirette al mercato, oggi restano rovine e silenzio, testimonianza della violenza che ha causato oltre diecimila vittime e costretto centinaia di migliaia di civili alla fuga. Sui muri sopravvivono ancora i segni lasciati dall’Isis per marcare le case dei cristiani da estorcere o perseguitare. L’Unesco ha avviato la ricostruzione, ma i lavori procedono lentamente e serviranno anni perché la città ritrovi la sua forma. Intanto, accanto alle macerie, il vecchio mercato è tornato a vivere, creando un forte contrasto tra distruzione e vitalità. È il simbolo della straordinaria forza di un popolo abituato a resistere e rinascere, nonostante guerre e devastazioni. Terminata la visita si prende la strada in direzione nord per entrare in Kurdistan e raggiungere Lalish, un percorso di 58 km, circa un’ora e mezza di auto. Lalish rappresenta il cuore spirituale degli Yazidi, minoranza religiosa di origine curda. La loro fede ruota attorno a un Dio originario, creatore dell’universo, che si è poi diffuso in ogni cosa e che si manifesta attraverso sette arcangeli. Tra questi, il più amato e simbolico è Melek Ta’us, l’angelo-pavone. Il santuario, immerso in una valle appartata e protetta, custodisce un’atmosfera unica, che sembra sospesa rispetto al mondo circostante. Qui gli Yazidi compiono almeno una volta nella vita il pellegrinaggio prescritto dalla tradizione. Durante le visite, l’ambiente si anima di colori e convivialità: i fedeli indossano abiti tradizionali, accolgono con calore i visitatori, offrono volentieri un tè e non mancano occasioni per condividere sorrisi e fotografie. Completata la visita si procede in direzione sud-est fino a giungere in circa due ore di auto, 123 km, a Erbil, rinomata capitale del Kurdistan iracheno. Pernottamento presso l’Erbil View Hotel o similare.
10°g. 24/4 Erbil – Sulaymaniyya: Si inizia la giornata con la visita della Cittadella di Erbil, che sorge su un’altura artificiale formata dai sedimenti accumulatisi in oltre seimila anni, rendendola una delle città abitate più antiche al mondo. Tra le sue dimore ottomane e le robuste mura che resistettero persino agli attacchi dei Mongoli, la cittadella – Patrimonio UNESCO dal 2014 – rappresenta il cuore storico, culturale e politico del Kurdistan iracheno. La sua posizione strategica lungo le antiche vie commerciali tra Mesopotamia, Anatolia, Siria e altopiano iranico favorì infatti il suo sviluppo come crocevia di civiltà e incontro di culture diverse. Al termine della visita si scende a piedi e ci si ferma per un tè in uno dei tradizionali caffè con vista sulla piazza principale, prima di immergersi nel colorato bazar: un grande mercato coperto formato da decine di strette e pittoresche viuzze. Successivamente si lascia Erbil prendendo la strada in direzione sud-est che porta a Sulaymaniyya, percorrendo 200 km in circa 4 ore, per arrivare in città in tempo per la cena. Pernottamento in hotel.
11°g. 25/4 Sulaymaniyya – Erbil: La giornata inizia con la visita di questa grande città, che conta oltre un milione e mezzo di abitanti. La prima tappa è il Museo del Genocidio, dove si ricorda la drammatica storia dell’etnia curda, vittima delle persecuzioni e delle torture sotto il regime di Saddam Hussein. Un luogo intenso e profondamente toccante. Dopo la visita, ci si immerge nel vivace Gran Bazar, diviso in diverse sezioni – alimentari, tessuti e altro – molto frequentato dalla popolazione locale. Lasciato il mercato, il percorso prosegue verso il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Emergency: grazie a Elisa, volontaria e accompagnatrice del gruppo, Piste Nomadi sta organizzando un incontro per conoscere la storia e l’attività di questa realtà, che offre supporto e autonomia a chi ha subito gravi mutilazioni (vedi info utili). Concluso l’incontro, si torna a Erbil, dove, in base all’orario di arrivo, sarà possibile concedersi del tempo libero per passeggiare tra le vie del mercato e curiosare tra le bancarelle animate per gli ultimi acquisti prima della partenza, oppure per recarsi al Nabaz Coffe Shop; un luogo suggestivo con sale da tè, fumeria con shisha e giochi tradizionali. La giornata si conclude con un’ultima cena in un tipico ristorante locale, momento ideale per celebrare le meraviglie scoperte e le emozioni vissute durante questo intenso e affascinante viaggio.
12°g. 26/4 Domenica 26 aprile, volo di rientro: I voli per l’Italia partono al mattino e gli arrivi presso gli aeroporti italiani sono previsti in giornata.
Costi
COSTO DEL VIAGGIO € 2550
SUPPL. SINGOLA € 550
Riferimento al cambio euro – dollaro del 26/9/’25: € 1 = $ 1.1672 (Fonte: Banca d’Italia)
La quota comprende:
- Polizza Base Medico/Bagaglio
- I pernottamenti presso le strutture riportate nel programma
- I trasporti indicati nel programma
- Le visite e le escursioni descritte nel programma
- Le entrate e gli ingressi ai siti
- Tutti i permessi locali
- La pensione completa
- La presenza dell’accompagnatore dall’Italia (archeologo)
- La presenza della guida locale parlante inglese
La quota non comprende:
- I voli internazionali
- Il costo del visto (circa 160€)
- Il supplemento per la camera singola
- Le bevande
- Le visite e le escursioni non indicati nel programma
- Le mance (facoltative)
- Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”
ASSICURAZIONI
Per chi volesse c’è la possibilità di stipulare in fase di conferma del viaggio la polizza annullamento di ACI Global S.p.A.
Per ulteriori informazioni prego contattare Piste Nomadi.
VISTI E DOCUMENTI
Il passaporto deve avere validità minima di sei mesi dalla data di ingresso prevista. Le modalità di ottenimento del visto sono state recentemente modificate. Dal 2 marzo 2025 i possessori di passaporto ordinario dei Paesi dell’UE possono ottenere il visto per l’Iraq attraverso il portale https://eservice.evisa.iq . Non è più possibile ottenere il visto all’arrivo in aeroporto. Piste Nomadi fornisce tutta l’assistenza necessaria alla compilazione del modulo di richiesta del visto che sarà da pagare in contanti al corrispondente locale una volta giunti in Iraq.
INFO UTILI
ALLOGGI: Viaggiare in Iraq richiede spirito di adattamento: è una destinazione ideale per chi cerca autenticità, meno adatta a chi si aspetta comfort da turista tradizionale. Fuori Baghdad, le strutture ricettive sono più basilari ma comunque pulite, equivalenti a strutture 2* o 3* secondo i nostri standard. In alcune sistemazioni possono verificarsi piccoli problemi tecnici, che saranno gestiti al meglio dall’accompagnatore e dalla guida locale.
PASTI: Tutti i pasti durante il viaggio sono compresi. La tradizione gastronomica irachena, ricca di spezie, offre piatti a base di carne o pollo, accompagnati da riso, verdure e specialità locali come hummus, dolma, babaganoush e pane caldo e fragrante. Anche i viaggiatori vegetariani potranno trovare opzioni adatte.
PERCORSO E MEZZI: L’organizzazione dei trasporti è adattata al numero effettivo di partecipanti: per gruppi completi è previsto l’utilizzo di minibus da 16 a 20 posti. Le strade, in generale, sono in buone condizioni. L’unico possibile rallentamento è rappresentato dai posti di blocco, più frequenti nelle aree settentrionali, dove è prassi controllare i passaporti dei viaggiatori. Si tratta di semplici verifiche di routine, che tuttavia possono comportare qualche attesa. Pur mantenendo tutte le visite previste dal programma, l’itinerario potrà subire leggere modifiche per motivi tecnici o logistici; anche l’ordine delle visite nella città potrebbe essere variato. Eventuali cambiamenti saranno valutati direttamente in loco dalla guida locale insieme all’accompagnatore, secondo la viabilità del momento. I tempi di percorrenza sono stati verificati, ma va tenuto presente che il traffico nelle aree urbane può risultare particolarmente intenso.
CLIMA: Nel mese di aprile, le temperature variano tra minime intorno ai 15/16°C e massime che possono raggiungere i 30°C. Si registra una escursione termica tra il giorno e la notte, con differenze climatiche tra il sud, generalmente più caldo, e il nord, più fresco. È consigliato vestirsi a strati, in modo pratico e flessibile alle diverse situazioni climatiche. Per accedere ai santuari e alle moschee è richiesto un abbigliamento con gambe e braccia coperte; le donne devono inoltre indossare un foulard.
INTERNET: La connessione Wi-Fi è garantita in tutte le strutture. Su richiesta, è possibile acquistare una SIM locale tramite il referente in loco.
CAMBIO VALUTA: È possibile cambiare valuta sia in aeroporto che nei principali centri urbani. In caso di necessità, la guida locale fornirà assistenza nella ricerca di servizi di cambio anche in zone meno servite. Pur essendo le carte di credito utilizzate, si raccomanda di disporre anche di contanti per eventuali necessità. Per chi lo desidera, la guida locale può predisporre l’equivalente di 50 euro in valuta locale, da consegnare a ciascun partecipante all’arrivo (questo servizio si rivela particolarmente utile per evitare perdite di tempo con il cambio il primo giorno).
SICUREZZA: L’Iraq ha iniziato a riaprire al turismo dal 2021 e, sebbene l’accoglienza da parte della popolazione sia calorosa e genuina, le infrastrutture dedicate al turismo sono ancora in una fase embrionale e non raggiungono gli standard di livello internazionale, offrendo servizi basilari e un’accoglienza ancora in via di definizione. La presenza di check-point può comportare alcuni rallentamenti lungo il percorso, e fotografare installazioni militari o edifici delle forze dell’ordine è tassativamente proibito. Per godere appieno dell’esperienza in sicurezza e serenità, è quindi necessario seguire le indicazioni della guida locale.
EMERGENCY, PROGETTO UMANITARIO: Il giorno prima della partenza, il 25 aprile, al termine delle visite a Sulaymaniyya, Piste Nomadi sta organizzando un particolare incontro presso il Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale di Emergency. Grazie alla presenza di Elisa, accompagnatrice del gruppo e volontaria di Emergency, si avrà l’occasione di conoscere la storia e l’attività di questa realtà, ancora oggi fondamentale per restituire autonomia e dignità agli amputati da mina. Le mine antiuomo, purtroppo impiegate in molti conflitti ancora oggi, hanno effetti devastanti e duraturi: non solo mutilano i corpi, ma compromettono anche la ripresa di interi Paesi, lasciando dietro di sé popolazioni fragili, dipendenti da cure costanti e a rischio di emarginazione sociale. Spesso, infatti, chi subisce una mutilazione non è più in grado di sostenere se stesso né la propria famiglia. Il centro di Emergency a Sulaymaniyya, aperto nel 1995, è nato proprio per rispondere a questo dramma. Inizialmente concepito come ospedale per le vittime di guerra e delle mine, si è presto trasformato in un luogo dove la cura non finisce con la dimissione: oltre alle protesi e ai trattamenti fisioterapici, i pazienti possono seguire programmi di riabilitazione sociale e professionale, per tornare a vivere una vita piena e indipendente. Oggi il Centro rappresenta l’unica struttura gratuita e specializzata dell’area, ed è un punto di riferimento non solo per l’Iraq, ma anche per Siria e Iran. È interamente gestito da personale locale: oltre 60 medici e fisioterapisti curdi che ogni giorno ne garantiscono il funzionamento. Conoscere la storia di questo luogo, incontrare medici e pazienti, sarà senza dubbio un’esperienza intensa e profonda. Per rendere ancora più concreto questo incontro, Piste Nomadi donerà un contributo — in base al numero finale dei partecipanti — direttamente al centro durante la visita. Ecco il link per approfondire l’argomento: (https://www.emergency.it/progetti/iraq-sulaimaniya-centro-riabilitazione-reintegrazione-sociale/)
Nota Bene: L’incontro è attualmente in fase di organizzazione; ovviamente, trattandosi di un evento complesso da coordinare, i dettagli potranno essere confermati e comunicati soltanto più sottodata.Inoltre, saranno organizzate anche serate a tema dedicate a questo progetto.
Mappa
TAPPE DEL VIAGGIO
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1. Bassora
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10. Baghdad
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2. Chibayish
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11. Samarra
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3. Nassiriyah
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12. Abu Dalaf
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4. Ur
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13. Hatra
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5. Uruk
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14. Mosul
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6. Najaf
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15. Lalish
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7. Borsippa
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16. Erbil
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8. Babilonia
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17. Sulaymaniyya
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9. Kerbala
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18. Erbil
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Preventivo
Galleria fotografica
Sajad, la nostra guida irachena
Baghdad, Al-Mustansiriyah
Porta di Babilonia
Najaf, il cimitero
Ziggurat di Aqarquf
Ctesifonte
Le paludi al tramonto
Bimba delle paludi
Baghdad, bazar
Venditore di frutta secca
Erbil
Sulaymaniyya, Museo Amna Suraka
Karbala, sepolcro di Abbas
Baghdad, Monumento dei Martiri
Baghdad, Al-Mutanabi Street
Giovani studenti iracheni
Abu Dalaf
Abu Dalaf, scalinata
Hatra
Babilonia
Babilonia, palazzo di Saddam
Mosul
Lalish
Baghdad, casa da tè Shahbandar
Capanne delle paludi